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PANTELLERIA: ODDO FIDUCIOSO SULLA RIAPERTURA DEL PUNTO NASCITA

Il deputato regionale della Lista Crocetta e componente della commissione Sanità dell’Ars, Nino Oddo, esprime fiducia in una nota presentata contro la soppressione del punto nascite:
” . . . profonda soddisfazione per le rassicurazioni dell’assessore per la Salute, Lucia Borsellino, fornite in risposta all’interrogazione parlamentare . . . risulta rilevante il fatto che la Regione siciliana abbia avviato un confronto con il ministero della Salute per accedere al riparto dei fondi pubblici accantonati scegliendo di destinarli alle zone disagiate . . . apprezzamento per le assicurazioni ricevute . . . ( riguardo al fatto che) queste somme saranno sicuramente utilizzate per la riapertura del punto nascite a Pantelleria . . . “
Già da qualche settimana, Oddo aveva lanciato l’allarme per la imminente chiusura del punto nascite e presentando un atto ispettivo.
Nella nota le dichiarazioni dell’assessore Borsellino:
” . . . l’Asp di Trapani dovrà produrre un proprio piano aziendale con il quale programmare un ‘percorso nascite’ che tenga conto delle condizioni territoriali dei cittadini di Pantelleria . . .”

PANTELLERIA: SALVA LA SEDE DEL GIUDICE DI PACE

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Giudici di pace, a rischio 89 uffici In Sicilia ne resteranno solo 21

Conto alla rovescia per salvare gli 89 uffici dei giudici di pace in Sicilia. Entro il 29 aprile si dovrà mettere mano ai bilanci pubblici per scongiurare la soppressione stabilita dal Ministero della Giustizia: i comuni dovranno farsi carico delle spese di funzionamento. Ma sarà difficile rispettare tali spese visto la grave situazione di crisi finanziaria in cui versano molti comuni siciliani.
Secondo il Ministero della Giustizia, in Sicilia saranno 21 le sedi di giudici di pace: 4 nel territorio della Corte d’Appello di Caltanissetta (Caltanissetta, Enna, Nicosia e Gela); 5 per Catania (Caltagirone, Catania, Modica, Ragusa e Siracusa); 5 per Messina (Messina, Barcellona Pozzo di Gotto, Lipari, Mistretta e Patti); 7 per Palermo (Agrigento, Marsala, Pantelleria, Palermo, Sciacca, Termini Imerese e Trapani). Dunque da 110 a 21, un tagli drastico e netto denunciato da associazioni, non soltanto di magistrati, ma da amministratori locali.
Ma è possibile evitare i tagli. Gli enti locali devono presentare istanza al Ministero entro il 29 aprile. Secondo l’articolo 3 del decreto legislativo 156 del 2012, i Comuni devono garantire sedi adeguate e anche dipendenti mentre a carico del ministero restano soltanto le spese per i compensi dovuti ai magistrati onorari e quelle per la formazione iniziale del personale amministrativo fornito dall’ente locale.